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Grammatica



Grammatica elementare

L'alfabeto

L'alfabeto è l'insieme di tutte le lettere di una lingua. 
Le lettere della lingua italiana sono le seguenti:

maiuscola minuscola pronuncia
A a a
B b bi
C c ci
D d di
E e e
F f effe
G g gi
H h acca
I i i
J j i lunga
K k cappa
L l elle
M m emme
N n enne
O o o
P p pi
Q q qu
R r erre
S s esse
T t ti
U u u
V v vu
W w doppia vu
X x ics
Y y ipsilon
Z z zeta
Combinando le lettere dell'alfabeto si può dare un nome ad ogni cosa, alle idee dell'uomo e ai sentimenti. Per indicare i numeri si usano le seguenti cifre:
Cifra nome
0 zero
1 uno
2 due
3 tre
4 quattro
5 cinque
6 sei
7 sette
8 otto
9 nove
Unendo le varie cifre si ottengono tutti i numeri, ed è possibile contare gli oggetti. Per rendere il testo più comprensibile e indicare le pause che separano le parole si usano i seguenti segni di interpunzione:
Segno Nome Funzione
, virgola Indica una breve pausa
; punto e virgola Indica una pausa più lunga e che il concetto segue nella proposizione successiva
: due punti Indica parole che vengono dette successivamente o il cui concetto è contenuto nella stessa proposizione
. punto Indica la fine di un periodo
? punto interrogativo Indica che è una domanda
! punto esclamativo Indica un comando dato ad alta voce o un senso di meraviglia
... punti di sospensione indicano parole che non vengono dette
" virgolette Indicano una o più parole che formano una sola cosa, o sono prese da altri libri
(   ) parentesi aperta e parentesi chiusa Indicano una osservazione
* asterisco Indica un riferimento o un nome non riportato
- trattino unisce due parole
Unendo le lettere dell'alfabeto, i numeri e i segni di interpunzione si riesce ad esprimere e a spiegare tutto. Le vocali Sono le lettere dell'alfabeto che si possono pronunciare da sole: A a E e I i O o U u Le consonanti Le consonanti scritte da sole non hanno alcun senso. Per scrivere una parola occorre aggiungere ad una consonante una vocale. Unendo le consonanti con una vocale otteniamo dei pezzi di parola con due lettere. Tali pezzi di parole si chiamano sillabe. Vediamo nella tabella tutte le sillabe possibili.
vocale
consonante a e i o u
B ba be bi bo bu
C ca ce ci co cu
D da de di do du
F fa fe fi fo fu
G ga ge gi go gu
H ha - - ho -
L la le li lo lu
M ma me mi mo mu
N na ne ni no nu
P pa pe pi po pu
Q qua que qui quo -
R ra re ri ro ru
S sa se si so su
T ta te ti to tu
V va ve vi vo vu
Z za ze zi zo zu
Notiamo che non esistono la sillabe: he, hi, hu. Per la consonante Q occorre aggiungere sempre una u dopo la q. Poi aggiungiamo la vocale. Qa è sbagliato. Si scrive: qua. Qe è sbagliato. Si scrive: que. Qi è sbagliato. Si scrive: qui. Qo è sbagliato. Si scrive: quo. Qu è sbagliato. Occorre mettere una vocale dopo. Quu è anche sbagliato. Non esiste in italiano la sillaba quu. Ogni parola ha più di un significato. Per esempio: Rosa è il nome di una persona. Rosa è il colore di un oggetto. Rosa è il nome di un fiore. Il nome Il nome serve ad indicare persone, cose, animali, idee, sentimenti, azioni. Esempi: PERA Il nome: PERA indica un frutto, cioè la pera. CANE Il nome: CANE indica un animale, cioè il cane. BAMBINO Il nome: BAMBINO indica una persona. BAMBINA Il nome: BAMBINA indica una persona. BAMBINI Essendoci più di un bambino, si dice bambini. I colori Ogni cosa esistente in natura ha un suo colore. Esempio: la mela è rossa I colori sono fondamentali per distinguere le cose. Un'automobile di colore rosso. Un'automobile di colore bianco. Con i colori distinguiamo le due automobili. Destra e sinistra L'uomo ha due mani. Una mano la chiamiamo destra. Una mano la chiamiamo sinistra. Per non fare confusione occorre guardare la propria mano. Tutto quello che si trova dalla parte della mano destra si dice a destra. Tutto quello che si trova dalla parte della mano sinistra si dice a sinistra. Quando ci giriamo su noi stessi le cose cambiano. O meglio sia noi che le cose restano le stesse, solo che le cose che si trovavano a sinistra noi diciamo che sono a destra, e le cose che si trovavano a destra ora sono alla nostra sinistra. Per cui per non fare confusione bisogna dire non solo destra e sinistra ma anche per chi è destra e per chi è sinistra. Se guardiamo davanti a noi il cane si trova alla nostra destra. Diciamo che il cane si trova a destra. Il gatto si trova alla nostra sinistra. Diciamo che il gatto si trova a sinistra. Il bambino si trova al centro. Centro vuol dire che non è né destra né sinistra. Centro vuol dire che si trova tra sinistra e destra. Se però consideriamo il bambino. Il gatto si trova alla destra del bambino. Infatti il bambino tutto quello che vede dalla parte della sua mano destra è destra. Per il bambino il cane si trova alla sua sinistra. Infatti destra e sinistra cambiano rispetto alla persona che guarda. I segnali stradali usano destra e sinistra. si può andare solo a sinistra si può andare solo a destra curva pericolosa verso sinistra curva pericolosa verso destra Sopra e sotto Le parole sopra e sotto servono per indicare dove si trovano le cose. Vediamo un gatto, una pera e un tavolo. La pera si trova sopra il tavolo. Il gatto si trova sotto il tavolo. L'oggetto che si trova sopra si dice che si trova in alto. L'oggetto che si trova sotto si dice che si trova in basso. Abbiamo appreso: sopra sotto in alto in basso Con sopra e sotto distinguiamo dove si trova l'oggetto. Grande e piccolo Oggi vediamo la differenza tra grande e piccolo. Vediamo una mela piccola a sinistra. Vediamo al centro una mela media. Vediamo a destra una mela grande. La mela è la stessa. Cambiano le dimensioni. Medio vuol dire né grande né piccolo. Una cosa è grande o piccola rispetto ad un'altra cosa Il gatto è grande rispetto alla mela. Il gatto è piccolo rispetto alla bambina. La bambina è piccola rispetto alla casa. automobili L'automobile rossa è a sinistra. L'automobile rossa è piccola. L'automobile bianca è a destra. L'automobile bianca è grande. Con le parole grande e piccolo possiamo conoscere le dimensioni degli oggetti. Le prime parole Le parole giuste servono per farci capire dagli altri. Le parole ci aiutano a ragionare con noi stessi. Le parole ci aiutano a prendere delle decisioni. Maria = nome di una persona. Cristina = nome di una persona. Notiamo: I nomi delle persone iniziano con la lettera maiuscola: Maria e non maria. Cristina e non cristina. casa Luogo in cui abitiamo noi persone. Può esser costruita in muratura o in legno. Serve a ripararci dai pericoli esterni. La casa ci permette di dormire tranquillamente di notte. Una casa è costruita in cemento e in muratura. Per poter entrare in una casa occorre una porta. Quando la porta è molto grande si chiama portone. Se il portone non è molto grande si chiama portoncino. La porta viene costruita da un falegname, se è costruita in legno. La porta può essere anche in ferro o in alluminio. La porta esterna protegge la casa e permette al proprietario o all'inquilino di entrare nella propria casa. La porta interna collega due stanze tra di loro; viene costruita in legno o in plastica. La porta interna viene detta anche bussola. La finestra ha lo scopo di far entrare aria e luce nelle stanze di una casa. La finestra è costruita in legno da un falegname. Oppure può essere di ferro o di alluminio. Buona parte di una finestra è di vetro, in modo da permettere il passaggio della luce, anche quando la finestra è chiusa. La finestra si apre per permettere il ricambio dell'aria nella stanza. In una casa vi possono essere più appartamenti. L'appartamento è un insieme di stanze in cui abita una sola famiglia. Una casa viene costruita in più piani. Si dice piano un insieme di appartamenti situati sullo stesso livello rispetto alla strada. Piano primo Piano terra I piani si contano partendo dal basso verso l'alto. Il piano più basso si trova a livello della strada e si chiama piano terra o pianterreno. Il piano posto sopra il piano terra è detto piano primo. Il piano posto sopra il piano primo è detto piano secondo. Il piano posto sopra il piano secondo è detto piano terzo. E così via per gli altri piani. L'ultimo piano, di solito rientrato rispetto agli altri piani è detto piano attico. appartamento = insieme di più stanze in cui abita una sola famiglia. piano = un insieme di appartamenti posti l'uno affianco all'altro, e non uno sopra l'altro. Tutti gli appartamenti messi insieme costituiscono un fabbricato. Un fabbricato è costituito da più piani. porta = una apertura nella muratura. La porta consente il passaggio da una stanza all'altra. La porta consente l'ingresso in un appartamento. finestra = una apertura nella muratura. La finestra è in legno e in vetro. La finestra consente il passaggio della luce e dell'aria. pane = alimento fondamentale per l'uomo. Si fa di farina di grano, acqua e lievito. Si cuoce nel forno. Ha diversi nomi e forme, in base alle regioni. marmellata = Alimento costituito da frutta cotta e zucchero. E' conservata in vasetto di vetro. Si vende a vasetto. L'ordine alfabetico Il nome MELA è fatto di quattro lettere dell'alfabeto. Contiamo partendo da sinistra. La prima lettera è la M. La seconda lettera è la E. La terza lettera è la L. La quarta lettera è la A. Si dice che il nome mela inizia con la lettera M e finisce con la lettera A. Infatti M è la prima lettera ed A la quarta. La A, però, è l'ultima, cioè dopo di essa non ce ne sono più di lettere dell'alfabeto. Vediamo ora il nome GATTO. Il nome GATTO è fatto di cinque lettere dell'alfabeto. Contiamo partendo da sinistra. La prima lettera è la G. La seconda lettera è la A. La terza lettera è la T. La quarta lettera è la T. La quinta lettera è la O. Quante T ci sono nella parola GATTO? Due T. Infatti la terza lettera è una T. La quarta lettera è una T. Facciamo un'addizione: 1 + 1 = 2 e otteniamo due lettere T. Si dice che il nome gatto inizia con la lettera G e finisce con la lettera O. Infatti G è la prima lettera ed O la quinta. La O, però, è l'ultima, cioè dopo di essa non ce ne sono più di lettere dell'alfabeto. La parola mela inizia con m. La parola gatto inizia con g. Quale parola viene prima in ordine alfabetico? Dalla tabella delle lettere notiamo che g è prima di m. Quindi gatto viene prima di mela. L'ordine alfabetico è il seguente: Gatto Mela Attenzione! Non si tiene conto se la lettera è minuscola o maiuscola. Vediamo ora la parola bambino. Bambino inizia con la lettera B. La lettera B si trova prima della G. Quindi l'ordine diventa: Bambino Gatto Mela Vediamo ora la parola cane. Cane inizia con la lettera C. La lettera C si trova dopo la B. Quindi l'ordine diventa: Bambino Cane Gatto Mela ordine alfabetico = vuol dire disporre le parole, una di seguito all'altra, tenendo conto della prima lettera della parola. Si mette prima la parola seguendo le lettere dell'alfabeto. Le prime frasi Dammi un bicchiere di acqua! Vuol dire che il bicchiere prima era vuoto. Nel bicchiere vuoto ci verso dell'acqua. Il bicchiere diventa un bicchiere di acqua. Il bicchiere resta sempre di vetro. Il bicchiere non è fatto di acqua. Se dico, invece: Dammi un bicchiere di vetro. Vuol dire che il bicchiere è fatto di vetro e non di maiolica. Per i piatti succede la stessa cosa. Se dico: Dammi un piatto di pasta! Vuol dire che nel piatto vuoto ho messo della pasta. Il piatto resta sempre di maiolica. Se dico: Dammi un piatto di maiolica! voglio dire che il piatto è fatto di maiolica. La descrizione Prima di tutto diciamo che descrivere vuol dire parlare di una cosa, dicendo tutti i particolari possibili. Lo scopo della descrizione è quello di far capire a chi ci ascolta o a chi ci legge una cosa, un oggetto, un avvenimento. La persona che ci ascolta o ci legge si chiama interlocutore. Interlocutore è la persona con cui si sta parlando. Interlocutore è la persona che leggerà la nostra descrizione. Quando l'interlocutore sente o legge la nostra descrizione ha una idea completa di quello che noi gli vogliamo dire. Con le nostre mani, cioè con il tatto abbiamo constatato: lo spessore: sottile spesso Abbiamo notato: il modo di essere nella materia: morbido appiccicoso tenero fresco duro Con la bocca, cioè con il gusto abbiamo provato: il sapore: dolciastro gradevole saporito succoso prelibato L'articolo Vi sono alcune parole che usiamo molto spesso. Queste parole sono: il , lo , la. Queste parole si chiamano articoli determinativi. Di solito prima di ogni parola si mette un articolo determinativo. Esempio: il cane. Non si scrive: cane abbaia, ma occorre mettere l'articolo: il. Il nome si dice maschile quando si riferisce ad un uomo, cioè un maschio. Un nome è femminile quando si riferisce ad una donna, cioè una femmina. uomo, maschio donna, femmina Ci sono dei nomi che sono maschili o femminili, anche se non si riferiscono a persone. Esempio
casa femminile
ombrello maschile
anello maschile
finestra femminile
Per sapere se un nome è maschile o femminile occorre leggere e studiare molto. Con l'uso si impara se un nome è maschile o femminile. Ora vediamo l'uso dell'articolo determinativo.
articolo uso esempio
il si usa prima di un nome maschile che inizia con una  consonante, eccetto la s seguita da consonante e la z il gatto
il vino
il mese
il cane
il sugo
lo si usa prima di un nome maschile che inizia con una vocale, oppure con la consonante s seguita da consonante e z lo zoccolo
lo studio
lo scolaro
l'anello
l'ombrello
l'asino
la si usa prima di un nome femminile, sia se inizia con vocale sia se inizia con consonante la maestra
la casa
la strada
la gatta
l'oca
l'elica
l'automobile
la rosa
Quando l'articolo determinativo è seguito da un nome che inizia con una vocale si usa l'apostrofo ('). Il segno ' si chiama apostrofo. Esempio La automobile diventa l'automobile. La oca diventa l'oca. La elica diventa l'elica. Lo orso diventa l'orso. In pratica si toglie la vocale dell'articolo e al suo posto si mette un apostrofo. Oggi vediamo gli articoli determinativi: i, gli, le. Vediamo prima cosa significa singolare e cosa significa plurale. Esempio
singolare plurale
una più di una
la pera le pere
Singolare vuol dire che vi è una sola pera, una sola mela, una sola rosa, eccetera. Plurale vuol dire che ci sono più di una pera, più di una mela, più di una rosa. Gli articoli determinativi: il, lo, la si usano per il singolare, cioè quando vi è una sola cosa. Quando vi sono più cose si usa il plurale. Ogni articolo singolare ha il suo plurale. Secondo la seguente tabella:
singolare plurale
il i
lo gli
la le
Riepilogando otteniamo:
articolo uso esempio
i si usa prima di un nome maschile che inizia con una  consonante, eccetto la s seguita da consonante e la z i gatti
i vini
i mesi
i cani
i sughi
gli si usa prima di un nome maschile che inizia con una vocale, oppure con la consonante s seguita da consonante e z gli zoccoli
gli studi
gli scolari
gli anelli
gli ombrelli
gli asini
le si usa prima di un nome femminile, sia se inizia con vocale sia se inizia con consonante le maestre
le case
le strade
le gatte
le oche
le eliche
le automobili
le rose
Vediamo gli articoli indeterminativi: un, uno una.
articolo esempio significato
la la prima pera a sinistra indico quella e solo quella pera
le le prime due pere a sinistra indico quelle due pere e sole quelle; essendo più di una uso il plurale
una  una pera indico una qualunque delle tre pere, senza dire quale; quindi può essere o solo la prima, o solo la seconda, o solo la terza, cioè una qualunque delle tre pere.
L'articolo determinativo indica uno degli oggetti e solo quello. L'articolo indeterminativo indica uno qualunque degli oggetti, senza precisare quale. Altri esempi. Una città è composta da tante case. Non dico di quale città si tratta, ma è vero per qualunque città. La mia città è composta da tante case. Indico una sola città, cioè la mia, e quindi uso l'articolo determinativo: la. Le città sono composte da tante case. Indico diverse città e quindi uso il plurale. Gli articoli indeterminativi sono tre: un, uno, una. Vediamo come si usano.

articolo

uso

esempio

un

si usa prima di un nome maschile che inizia con una  consonante, eccetto la s seguita da consonante e la z un gatto
un vino
un mese
un cane
un sugo

uno

si usa prima di un nome maschile che inizia con una vocale, oppure con la consonante s seguita da consonante e z uno zoccolo
uno studio
uno scolaro
uno anello
uno ombrello
uno asino

una

si usa prima di un nome femminile, sia se inizia con vocale sia se inizia con consonante una casa
una strada
una gatta
una oca
una elica
una automobile
una rosa

L'articolo indeterminativo non ha plurale, ma è solo singolare.
Quando l'articolo indeterminativo uno ed una sono seguiti da un nome che inizia con una vocale si usa 
l'apostrofo (').

Esempio
Una automobile diventa un'automobile.
Una oca diventa un'oca.
Una elica diventa un'elica.

 L'accento 

L'accento è un segno che si mette sulle cinque vocali.
Vocali normali: a, e, i, o, u.
Vocali con l'accento: à, è, ì, ò, ù.
La vocale e ha due tipi di accento.
Un accento che va dall'alto verso il basso e verso sinistra: ( é ) si chiama acuto.
Un accento che va dall'alto verso il basso e verso destra: ( è ) si chiama grave.
L'accento grave è il più usato.
è é
cioè poiché
caffè perché
ahimè testé
mercé
è
Noè
Mosè perché
scimpanzè poiché
Altre parole con l'accento.
papà farò
pescò portò
però remò
arriverà vincerà
più giù
stancò comprò
Lulù arrivò
staccò pensò
tuffò così
perciò ciò
già relè
Quando è previsto, l'accento non si può eliminare, altrimenti la parola cambia di significato.
papa papà
faro farò
pesco pescò
porto portò
pero però
remo remò
La parola a sinistra ha un significato diverso da quella di destra. (www.lascuolaelettrica.it) Ultima modifica 29-08-2011 <- menu scienze base

Luciano Michieletto - Pagina creata il 14-02-2013, modificata il 14-02-2013